7 anni fa, a Marzo del 1998, Macromedia lanciò sul mercato il primo applicativo
dedicato alla creazione, ottimizzazione ed esportazione di grafica per
il web. Con un anticipo di appena 4 mesi rispetto alla nascita del suo
concorrente, Adobe Image Ready, riuscì a guadagnare in breve svariati
utenti, su un terreno che al tempo era praticamente vergine. Da quel
momento, gli sviluppatori di siti web che, dovevano districarsi in mezzo
alla Jungla di programmi, e plug-in proprietari, trovarono in Fireworks
un alleato comune, pronto a risolvere perlomeno le problematiche legate
al design dei siti. Già dalla prima versione, l’applicativo di Macromedia,
offrì un nuovo metodo di approccio allo sviluppo del design dei siti:
un unico applicativo per gestire tutto il workflow, dall’inizio alla
fine, capace di elaborare al contempo elementi vettoriali e immagini
raster. Grazie alle funzioni integrate di ottimizzazione delle immagini
e alla possibilità di generare codice HTML e JavaScript, divenne in breve
un ottimo supporto per la maggior parte dei web designer.
Durante la sua crescita, è stato poi dotato di nuovi strumenti di design:
un esempio tra tutti, la possibilità di creare menu a comparsa in maniera
totalmente visuale, senza richiedere conoscenze di programmazione da
parte dell’utente! Fu comunque nella prima versione MX che il software
si allineò definitivamente alla nuova interfaccia integrata di Studio
MX.
Fireworks 8
L’installazione di questo bestione da 110 megabytes,
grazie anche al computer usato per la prova (G5 biprocessore a 2 gigahertz,
equipaggiato con 5 gigabyte di RAM) è stata a dir poco velocissima! Appena
lanciato il programma non sembra essere cambiato molto rispetto alla
versione MX 2004; ma guardando meglio si scoprono dei sottili miglioramenti,
che consentono, ad esempio, di avere un maggior controllo sullo spazio
di lavoro con pochi clic del mouse. Vediamoli, più da vicino.
Migliorie e ottimizzazioni
Una novità per il trattamento delle immagini è la
finestra centralizzata “modifica immagine” (figura 1): da qui è possibile
attingere sia agli strumenti classici per l’elaborazione digitale, sia
ai nuovi filtri raster, già comparsi peraltro in Flash 8.
Sul versante dell’importazione di contenuti esterni, Fireworks ora supporta
nuovi formati di files: immagini QuickTime (necessita però del plug-in
QuickTime installato nel computer), MacPaint, SGI e JPEG2000.
Il comando “Elaborazione batch” consente invece di applicare vari tipi
di modifiche ad un gruppo di files selezionati. Tra queste, la possibilità
di ridimensionare le immagini, rinonimare i files, controllarne le dimensioni,
eccetera.
Workflow migliorato
Iniziamo col dire che chi usa normalmente Fireworks
in congiunzione con Dreamweaver e Flash noterà un vistoso miglioramento
nell’integrazione dei 3 programmi, che esalta ancor di più il concetto
di Roundtrip, già introdotto nella versione MX. Sono stati inoltre implementati
i CSS in Fireworks (figura 2), grazie a questo, i menu pop-up, precedentemente
realizzati in JavaScript, sono ora più facilmente configurabili, e
soprattutto generano un codice “pulito” che si integra meglio con i
files di Dreamweaver.
Figura 2 – Esportazione di un bottone con menu a comparsa: da notare
la possibilità di usare i CSS invece del normale codice JavaScript.
Nell’integrazione con Flash è stata migliorata la compatibilità vettoriale:
quando si spostano oggetti tra i due applicativi non c’è più pericolo
di perdere attributi essenziali come i riempimenti, lo stile delle linee,
i filtri applicati e i nuovi metodi di trasparenza. Anche i colori impostati
in ActionScript all’interno di Flash, vengono riconosciuti ed applicati
correttamente in Fireworks.
Il nuovo strumento porzione poligonale permette ora di creare aree sensibili
irregolari, molto utili quando si deve preparare una mappa di punti sensibili
sopra una cartina geografica.
Un’altra piccola ma utile miglioria riguarda il comando “Salva con nome”:
ora è possibile scegliere subito il formato di salvataggio necessario,
tra diversi tipi; inoltre la logica usata per determinare le cartelle
predefinite di un progetto è stata notevolmente migliorata. Da segnalare
anche le nuove griglie visive, uguali a quelle già implementate in Flash,
molto meno invasive.
Una novità che farà piacere a designer ed illustratori riguarda il miglioramento
del supporto per le tavolette grafiche, con la possibilità di sfruttare
la sensibilità alla pressione della penna.
E’ ora possibile importare i files PNG di Fireworks, all’interno di Flash
8, preservando totalmente tutti gli elementi costitutivi dei nostri progetti:
vettori, forme, linee, livelli, guide, oggetti interattivi, effetti ed
animazioni rimarranno completamente editabili in Flash! Se ciò non bastasse
possiamo esportare files di Flash in formato SWF direttamente da Fireworks,
copiare ed incollare correttamente gli oggetti da un programma all’altro
oppure esportare animazioni in formato GIF animato. Gli utenti più smaliziati
potranno inoltre creare delle piccole utilità in Flash, salvate come
normali movieclip con tanto di ActionScript, riutilizzabili all’interno
di Fireworks come veri e propri pannelli da usare nello spazio di lavoro,
grazie alle funzionalità del menu Comandi.
La tecnologia su cui si fonda Fireworks venne utilizzata anche all’interno
di Dreamweaver, dalla versione MX 2004. Con la release di Studio 8 sono
però stati introdotti molti miglioramenti. Ora è ancor più facile ritagliare,
ridimensionare e scalare le immagini inserite in Dreamweaver senza dover
passare a Fireworks.
La tecnologià Roundtrip HTML è stata ulteriormente migliorata: un web
designer può creare in Fireworks pagine web con tabelle nidificate da
consegnare ad uno sviluppatore. Questi può modificare il file in Dreamweaver,
aggiungendo codice e funzionalità, e ripassare il file nuovamente al
designer, il quale può ancora effettuare delle modifiche visuali, prima
dell’output definitivo. In tutti questi passaggi abbiamo la sicurezza
che il codice HTML verrà mantenuto perfettamente integro: non male!
Se poi volessimo riutilizzare elementi di navigazione di Fireworks in
Dreamweaver non dobbiamo far altro che esportarli come oggetti di libreria:
li ritroveremo pronti per l’uso nella libreria di Dreamweaver.
Nuove funzionalità e strumenti
I team di sviluppo di Flash e Fireworks devono devono aver lavorato in
stretto contatto, perlomeno su alcuni punti. Infatti, la finestra “modifica
immagine” (figura 1) contiene sia gli strumenti classici per l’elaborazione
digitale, sia i nuovi filtri raster, ed anche i nuovi metodi di fusione
(chiamati tecnicamente blend modes), già apparsi in Flash 8. Grazie a
25 diverse impostazioni è ora possibile controllare il metodo di colore
di qualuque oggetto (sia vettoriale sia bitmap), quando viene sovrapposto
ad un oggetto in un altro livello. Questa funzione, già nota agli utenti
di Adobe Photoshop, permette di ottenere velocemente effetti visivi di
grande impatto.
Figura 1 – I nuovi pannelli “Forma automatica” e “Modifica immagine”.
Sul versante delle ombre sono state introdotte due novità: ombra solida
e ombra prospettica (figura 3). Se la prima non brilla per originalità,
la seconda permette di avere invece un controllo sull’ombra, a livello
di prospettiva, davvero notevole! Un bel passo avanti rispetto agli ormai
consueti effetti ombra che accompagnano il programma dalla versione MX.
Un’altra cosa da segnalare riguarda La funzione “forma automatica” (figura
1) richiamabile dall’omonima finestra: permette di creare in breve elementi
geometrici complessi, molti dei quali nuovi in questa versione, modificabili
a piacimento.
Figura 3 – Applicazione del nuovo effetto “Ombra prospettica” contemporaneamente
al normale filtro sfocatura.
Nuovi temi: l’ideale anche per i più pigri!
Abbiamo carenza di creatività? Siamo un po’ pigri?
O semplicemente non abbiamo tempo di realizzare graficamente le nostre
interfacce? No problem. Grazie alle librerie di animazioni, pulsanti,
indicatori di paragrafo e temi personalizzati, è ora possibile realizzare
velocemente interfacce di grande impatto visuale. Il tutti in pochi clic!
Non dobbiamo far altro che importare i vari elementi sullo spazio di
lavoro scegliendoli dalle librerie a disposizione.
Un po’ di mobile anche qui…
Una interessante funzione introdotta in Fireworks
permette di selezionare una nutrita lista di componenti da utilizzare
nella progettazione di interfacce per i dispositivi mobili. Grazie alla
libreria Halo Lite, è ora possibile importare direttamente nello spazio
di lavoro una quantità ingente di bottoni, caselle di scelte, menu, eccetera,
adatti al design delle applicazioni mobile. Attenzione però: non si tratta
di componenti editabili in FlashLite; una volta esportati diventano normali
immagini, e i fonts vengono convertiti in curve.
Figura 4 – Un esempio di interfaccia per dispositivi mobili, costruita
in Fireworks.
Considerazioni finali
Se ci mettiamo a contare le innovazioni che sono
state introdotte in Flash 8 e Dreamweaver 8, Fireworks, da questo punto
di vista, rischia di apparire un po’ deboluccio. Evidentemente mamma
Macromedia ha pensato bene di rinforzare aspetti più importanti, come
la migliorata stabilità ed integrazione con gli altri programmi della
Suite, cose che effettivamente abbiamo apprezzato molto, anche più delle
sottili innovazioni citate, comunque presenti.
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